L’origine della chiesa di S. Maria Assunta è molto incerta. L’inconfondibile profilo della vecchia torre campanaria emerge, dalla fitta boscaglia, sulla sommità del colle di Settefonti. Fa parte dei notevoli ruderi, restaurati a cura del Parco, della seicentesca parrocchia di S. Maria, situata al centro di un borgo medioevale fortificato, il Castrum Septem Fontium, di cui restano tracce delle mura del XII secolo, eretto per sfruttare la posizione strategica.
Il campanile è stato restaurato dal Parco nel 2001; da notare, ai quattro angoli del pavimento della chiesa (quasi totalmente distrutta dai bombardamenti del 1944) le “testate d’Angolo” di selenite e nella parte centrale della navata una pietra quadrata di arenaria con un foro centrale. Il toponimo Settefonti fa riferimento a sette leggendarie fontane che scaturivano nelle vicinanze.
Il colle è caratterizzato da un affioramento di arenaria pliocenica.