Villa Ricci è stata edificata negli anni ’70 del 1800 da Augusto Ricci, funzionario Regio nato a Faenza e sposato con una dama della corta sabauda conosciuta a Torino in circostanze rocambolesche. Protagonista del Risorgimento Italiano, aveva preso parte ai Moti carbonari. Lavorò prima presso le cave di marmo di Carrara e poi in Puglia, come Appaltatore Generale del servizio di riscossione del Dazio di consumo, prima a Monopoli e poi a Ostuni, dove decise di fermarsi e di costruire la sua casa: Villa Ricci. Per la costruzione della residenza e per i muretti a secco che la circondano venne utilizzata la pietra scavata direttamente sul posto. Tra le originali caratteristiche architettoniche della villa, il lungoviale di accesso nasconde in realtà la grandissima cisterna che raccoglieva le acque dell’impluvio per l’irrigazione dei vigneti. Dopo alterne vicende la residenza è giunta nella disponibilità di Adriano Anglani, attuale proprietario e pronipote di Augusto Ricci: con fortunato Decreto del 23.3.2000 del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Villa Ricci, ai sensi dell’art. 2 del D.L.29 ottobre 1999 n.490, è stata sottoposta a tutela architettonica e paesaggistica.