Repercusiones, Fatima Miranda
Viaggio in Italia
Puglia
Guido Piovene, 1957
(…)
Pure, essi credono nei maghi. La Puglia, lo abbiamo già detto, forse perché è la più orientale delle nostre regioni, conserva le credenze magiche più delle altre, e le indirizza secondo le occasioni verso il sacro o verso il profano. Il magico è accettato come fatto normale, si mescola al razionale, si alterna ad esso, senza contraddizione. Il più grande tra i maghi vissuto in tempi recenti da queste parti fu Giuseppe Argentieri, chiamato Giuseppe di Sierre, guaritore e indovino, uomo di grande rettitudine secondo il pubblico giudizio, disinteressato e prudente. La ressa dei suoi fedeli era tale che si dovette istituire una fermata apposita della ferrovia*. Ho parlato di lui in uno di quei trulli, abitato da un vecchio contadino. (…) Chiedo se nella zona esistono animali magici. “No” risponde il figlio del vecchio. “Queste sono tutte favole. Vi è solo un’eccezione, un animale, il “lauru”, che annoda in modo così fitto le criniere ai cavalli nelle ore notturne (e qualche volta i capelli degli uomini) da costringerci a raderle. La sua esistenza è certa, sebbene non si sia riusciti a vederlo; ma non si spiegano altrimenti quei nodi. Nessun cavallo li potrebbe fare da sé, è anatomicamente impossibile. Perciò lei vede in giro tanti cavalli con la criniera rasa”.
*Pascarosa, stazione delle Ferrovie del Sud Est (Ceglie Messapica)