La villa è situata nel territorio di Pizzocalvo, su un altipiano posto alla confluenza del torrente Zena nell’Idice. Costruita tra la fine del XV e il primo XVI secolo, in un disegno del 1578 ci appare con un bel porticato decorato di terrecotte, finestre a goccia e snelle colonne con eleganti e fantasiosi capitelli: già come oggi è molto suggestiva. Da allora il Palazzo apparterrà per un secolo alla famiglia Boncompagni, dal fratello al figlio di Gregorio XIII, il Papa bolognese grande riformatore della Chiesa e del calendario. Da una mappa del ‘600 si può rilevare che nell’area a nord ( ora tenuta a prato ) vi era un ampio giardino all’italiana e il tutto era circondato da boschi ampi e folti, dai quali il nome del luogo
In seguito, passando attraverso vari proprietari, usata a fini agricoli, la villa subì un continuo degrado con devastazioni di eserciti di passaggio, fino ai danneggiamenti subiti nel ’44, quando le truppe tedesche vi installarono il comando del fronte e, in ritirata, danneggiarono e spogliarono ogni arredo, mentre gli alberi del bosco furono bruciati o abbattuti.
Sapientemente restaurata dall’attuale proprietario,Titta Frediani, la villa è nuovamente bella e godibile.