A memoria d’uomo, in ogni piazza, in ogni angolo del mondo c’è un ragazzino che si diverte con un pallone tra i piedi.
Per l’imberbe giocatore di strada, di sterrato o di campetto rado, c’è da sempre il desiderio di dominare l’illogico rotolare della palla con uno stop di punta, un seduttivo colpo d’anca, un colpo di testa.
Lo spettacolo più grande del mondo non può mettersi in scena, non può avere campioni,
se si allontana dalla strada.