Note storiche a cura di Giovanni Liuzzi
La masseria Gianca è nel territorio comunale di Cisternino dal 1927, anno in cui si formò la provincia di Brindisi con conseguente revisione dei confini. In precedenza, invece, la località e altre contermini facevano parte della Difesa di Ficazzano, riservata al pascolo dal 1524 non appena ne venne in possesso Bona Sforza, regina di Polonia, duchessa di Bari e signora di Ostuni. Alla morte della suddetta il feudo venne assegnato in demanio all’Università ostunese nel 1559, che continuò a utilizzarlo per l’affitto annuale degli erbaggi.
Il Comune di Ostuni solo nel 1783 decise di concedere in enfiteusi l’intero territorio di Figazzano, esteso allora 906 tomoli (circa 772 ettari), a otto censuari per avviare altrettante masserie. Una quota, confinante con Martina e data a Vito Antonio Speciale, era denominata Masseria del Pozzo della Chianca, che alcuni decenni dopo appare già frazionata come le altre sette.
L’odierna Masseria Gianca trae origine proprio da tale azienda, ossia da Chianca, toponimo, per evidente errore, travisato dai rilevatori dell’Istituto Geografico Militare. L’azienda ha una superficie di 25 ettari con uliveto, seminativo, bosco; presenta un articolato corpo di fabbrica costruito nell’ottocentesco nucleo originario a trulli, in parte collegato a varie lamie costruite agli inizi del Novecento, mentre altri trulli adiacenti venivano usati per pagliai, ricovero di animali o depositi.