Costruita nel XVI secolo, con la pietra bianca proveniente dalle antiche cave esistenti nella zona, la chiesa è stata restaurata di recente. La facciata quadrata è decorata da una serie di archetti trilobati su cui si slancia un campanile a vela con due fornici. L’elegante portale ogivale è sormontato da un piccolo rosone traforato e decorato da motivi antropomorfi e vegetali. L’interno è a pianta rettangolare con volte a botte e conserva numerosi e interessanti affreschi. La meraviglia della chiesa è nascosta nella sua cripta dietro l’altare, dove in una grotta naturale esiste ancora l’originaria chiesa rupestre, probabilmente bizantina del XI-XII secolo. Il culto della Vergine presso questo santuario è stato sempre vivo: il tradizionale pellegrinaggio nella domenica in “Albis”, cioè la domenica dopo Pasqua, rende omaggio alla Madonna della Buona Novella. Così da secoli si celebra la grande festa popolare della Palomma, il cui dolce tipico, a forma di colomba è decorato di uova e zucchero.