È un imponente torrione a dominare l’ingresso occidentale di Viale Oronzo Quaranta, popolarmente lo stradone, il tracciato stradale realizzato dai prigionieri austriaci nel 1917 lungo la cinta muraria angioino aragonese. Cessata la funzione difensiva la struttura iniziò a deteriorarsi al punto da compromettere staticamente un’abitazione vicina a Porta Nova, uno dei quattro ingressi della città
di Ostuni. Nel 1742, Lucrezia Cagnazzo, proprietaria di quella casa, ottenne dal reggimento cittadino
il permesso di consolidare la torre inglobandovi il fortino e impegnandosi a costruire sulla Porta un passaggio coperto per il transito. Il genero, Donato Antonio Vita, elevò sulla profonda arcata una stanza illuminata da un’ampia loggia, mentre si ritiene responsabile il discendente Camillo Vita,
agli inizi del 1800, dell’eliminazione di una lapide murata sul torrione che ricordava la visita della regina di Polonia Bona Sforza, duchessa di Ostuni dal 1524 al 1558.
Giardino San Petito
Immagine riprodotta su concessione del MIC – Archivio di Stato di Brindisi,
Platea Capitolo Ostuni, 20, c. 150r