L’uso rituale dell’acqua in luoghi speciali ha origini antiche, minoiche, greche, romane: una lunga tradizione sulla quale, a Bisanzio, si innesta l’hammam. In ogni centro islamico, vicino alla moschea, c’era sempre l’hammam, uno dei pochi luoghi dell’Islam in cui si potevano raffigurare coppie di amanti, animali, giardini, fiori e belle immagini con colori allegri e vivaci, per ristorare il corpo e l’anima. Anche le donne, velate, di ogni ceto, vi si recavano quotidianamente, lì finalmente libere.
Gli Europei lo scoprono in Turchia attorno al ‘500, e ne faranno un potente immaginario di esotismo culturale. Poi, come in un girotondo, mentre il vero e proprio hammam con la modernità iniziava a declinare, l’Europa riscopriva le terme.
Oggi, questo luogo così antico torna di gran moda: rappresenta ancora qualcosa di speciale?
E’ ancora un luogo vissuto o è già un luogo della memoria?