A spasso con Giovanni
Note storiche a cura di Giovanni Liuzzi
Il catasto onciario attesta che nel 1753 la masseria era di proprietà di Angelo Blasi, con un comprensorio di 22 tomoli di vignali. Si chiamava Cupa Blasi, da cui il nome della contrada, Cupa. Fu venduta e rivenduta più volte, come risulta con chiarezza dalla sua struttura articolata. E’ una masseria a corte, cioè recintata, e i fabbricati più antichi hanno tetti a pignon. Nella chiesa –tipica dell’epoca- sopra l’altare una statua in pietra, ricolorata nel 1956 da Giuseppe Barratta, reca incisa alla base la data 1674, e l’architrave dell’ingresso porta la scritta: GLORIOSISSIMUS PRINCEPS PARADISI PRAEPOSITUS ARCHANGELUS MICHAEL.