La Cava a filo, nella località la Croara, è una cava in disuso e un sito del Paleontologico del Pleistocene superiore.
Il nome deriva dalla modalità di sfruttamento della roccia di gesso affiorante: i piastroni di gesso venivano tagliati con la tecnica del filo diamantato.
Nel corso dell’attività estrattiva sono venuti alla luce resti di ossa appartenenti a specie estinte: i primi scavi risalgono agli anni sessanta. Studi successivi sono stati condotti dal Museo della Preistoria”Luigi Donini” di San Lazzaro di Savena.
La fauna fossile risulta straordinariamente varia: lepre, marmotta, lupo, volpe, ermellino, tasso, cinghiale, megalocero, capriolo orientale, uro e bisonte della steppa abitavano anticamente questi luoghi. Alla fauna si aggiungono resti botanici di pino e betulla, ontano, olmo e quercia.
La datazione del sito varia dagli 11.000 anni fa degli strati superficiali, ai 20.000 anni a.C. degli strati più profondi.