La cava fa parte di una zona morfologicamente denominata “Barriera dei gessi” che, partendo da una quota media di 75 metri sul mare, a destra del torrente Savena, sale, verso Sud, con una inclinazione di circa 30°, raggiungendo i 250 metri.
Da industria estrattiva a parco naturale: la chiusura delle cave di gesso sulle colline di San Lazzaro di Savena è il risultato di un’azione amministrativa che ha impegnato il Comune in una politica di ripristino dell’area a rischio ambientale e della visione anticipatrice della salvaguardia di un territorio unico al mondo -valore irripetibile di patrimonio naturale- che porterà nel 1988 alla costituzione del Parco dei gessi, con doline, altipiani, valli cieche e rupi che modellano il paesaggio e ospitano una vegetazione estremamente variegata.