Che cosa accade tra la superficie, la mente e la mano?
“Quando leggo è come se nella mia testa si accendessero due schermi.
In uno scorrono le parole; nell’altro le immagini.
A volte si sovrappongono e le storie somigliano a film.
A quel punto può scattare l’immaginazione”.
“Sono molto legato alla memoria fisica.
Essa si condensa in alcune parti del mio corpo, in alcuni muscoli, nelle gambe, nei piedi, nelle spalle e in particolare nella mano che sa molte più cose di quelle che so io.
Mi guida con orientamento sicuro.
Rembrandt a quanto pare dipingeva dal polso in avanti; Velázquez dalle spalle in su e Picasso con tutto il corpo”.
Da un’intervista a La Repubblica, 2017.