Le mani in pasta

Massimo Montanari

 

Giovedì 26 agosto | ore 18,30 | euro 4,00 | 5

Masseria Gianecchia (Cisternino)

Se mangiare è sempre un gesto di relazione, il cui risultato dipende dall’interazione ogni volta diversa fra noi e il cibo che assaporiamo, a maggior ragione lo è il gesto del cucinare, vero corpo
a corpo tra il lavoro del cuoco/cuoca e la materia da trasformare.
Cucinare significa sapersi adattare, in modo spesso non programmabile, a ciò che di volta in volta l’occasione, o “il meglio del mercato”, ha riservato per noi.
Ecco perché le famose ricette della nonna, che prescrivono per ogni ingrediente il “quanto basta”
e tempi definiti da un “finché il cibo è cotto ” non sono affatto imprecise o generiche, ma sono le più sensate e le più precise, perché presuppongono la necessità di sentire fisicamente, “toccare con mano”.

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Massimo Montanari, già professore di Storia medievale all’Università di Bologna, dove ha fondato il Master Storia e cultura dell’alimentazione, vi insegna ora Storia dell’alimentazione. Pioniere in questo campo di studi, che abbraccia economia, società, cultura e immaginario, ha prodotto lavori di risonanza internazionale.
È Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana per meriti scientifici,
primo beneficiario del Prix Rabelais, membro associato dell’Académie Royale de Belgique, socio dell’Academia Marinha du Portugal, socio dell’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna. L’ultimo dei suoi molti libri è Bologna, l’Italia in tavola.

Sofia Loren con le mani in pasta in un servizio degli anni sessanta su Cucina Italiana